Presentazione dello spettacolo
La storia di Momo, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Michel Ende, viene affrontata con tecniche proprie del teatro d’attore, dove alle scene corali e di movimento si alternano scene a due, tre personaggi.
La musica, inoltre, non è mai solo di contorno.
Composta rigorosamente per l’occasione, sottolinea la partitura emotiva che accompagna il pubblico nel dipanarsi dell’intreccio. Ad essa, inoltre, viene riconosciuto un ruolo di primo piano grazie all’esecuzione dal vivo di alcuni brani. Il musicista, che veste i panni di uno dei personaggi, difatti, non occupa affatto un ruolo di contorno ma assume una significativa rilevanza nella situazione posta in scena. La scenografia è composta essenzialmente da una parte di anfiteatro romano, simbolo della resistenza del tempo, dentro e attorno al quale si svolge la vicenda di Momo.
L’anfiteatro sarà preso di mira dai signori in grigio che attentano al tempo degli uomini e vorrebbero impadronirsene. L’invasione dei signori in grigio viene simbolicamente rappresentata da una serie di sagome che mano a mano invaderanno lo spazio scenico.
Il pubblico, inoltre, rimane colpito dall’uso di una macchina scenica molto particolare. Una ruota dorata, illuminata dall’interno grazie ad un complesso sistema di faretti, nella quale vive uno dei personaggi chiave della vicenda: Mastro Hora.
Costui, simbolo del sole che distribuisce il tempo agli uomini, in costante movimento, accompagnerà Momo nella soluzione della storia.